Che cosa fa il sindaco


Funzioni del sindaco

Secondo l'art. 46 del D. Lgs. n. 267/2000 il sindaco nomina i componenti della giunta, tra cui un vicesindaco, e può in ogni momento revocare uno o più assessori, dandone motivata comunicazione al consiglio.
Secondo l'art. 50 del D. Lgs. n. 267/2000 il sindaco è
  • l'organo responsabile dell'amministrazione del comune; 
  • rappresenta l'ente; 
  • convoca e presiede la giunta, nonché il consiglio comunale quando non è previsto il presidente del consiglio;
  • sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti; 
  • esercita le funzioni che gli sono attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti; 
  • sovrintende all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune; 
  • esercita le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge e, in particolare, adotta le ordinanze contingibili e urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale; 
  • nomina i responsabili degli uffici e dei servizi; 
  • attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna; provvede, sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio, alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni.
  • Il sindaco è autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D. Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica.
Secondo l'art. 99 del D. Lgs n. 267/2000 il sindaco nomina il segretario comunale, che dipende funzionalmente da lui, scegliendolo tra gli iscritti all'apposito albo. Il segretario cessa automaticamente dall'incarico con la cessazione del mandato del sindaco che l'ha nominato, salvo che non sia confermato dal nuovo sindaco.
Secondo l'art. 108 del D. Lgs. n. 267/2000 il sindaco nei comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti, previa deliberazione della giunta comunale, può nominare un direttore generale, al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato, che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell'ente, secondo le direttive impartite dal sindaco, e che sovrintende alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. Il direttore generale può essere revocato dal sindaco, previa deliberazione della giunta comunale; la durata del suo incarico non può eccedere quella del mandato del sindaco.

Funzioni quale ufficiale del Governo


Il sindaco, oltre che organo del comune è, al contempo, organo locale dello Stato; quando agisce in tale veste, si dice che agisce quale ufficiale del Governo.
Le funzioni del sindaco quale ufficiale del Governo sono disciplinate dall'art. 54 del D. Lgs n. 267/2000. Secondo tale articolo il sindaco, nel rispetto degli atti di indirizzo emanati dal Ministro dell'interno, sovraintende:
  • alla tenuta dei registri di stato civile (è ufficiale dello stato civile) e di popolazione (è ufficiale dell'anagrafe) e agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale (presiede la commissione elettorale), di leva militare e di statistica;
  • alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica;
  • allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla legge;
  • alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l'ordine pubblico, informandone preventivamente il prefetto.
 
Inoltre, il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e previa comunicazione al prefetto, provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Se l'ordinanza è rivolta a persone determinate e queste non ottemperano all'ordine impartito, il sindaco può provvedere d'ufficio a spese degli interessati, senza pregiudizio dell'azione penale per i reati in cui siano incorsi.

Con tali provvedimenti, in casi di emergenza, connessi con il traffico o con l'inquinamento atmosferico o acustico, ovvero quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dell'utenza o per motivi di sicurezza urbana, il sindaco può anche modificare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio.
Il sindaco segnala alle competenti autorità, giudiziaria o di pubblica sicurezza, la condizione irregolare dello straniero o del cittadino appartenente ad uno stato membro dell'Unione europea, per la eventuale adozione di provvedimenti di espulsione o di allontanamento dal territorio dello Stato.
Nell'ambito delle suddette funzioni, il prefetto può disporre ispezioni per accertare il regolare funzionamento delle stesse. In caso d'inerzia del sindaco o del suo delegato nell'esercizio delle medesime funzioni, il prefetto può intervenire con proprio provvedimento.

Il sindaco, previa comunicazione al prefetto, può delegare l'esercizio delle funzioni di ufficiale del Governo, esclusa l'emanazione delle ordinanze contingibili e urgenti, al presidente del consiglio circoscrizionale; ove non siano costituiti gli organi di decentramento comunale, il sindaco può conferire la delega a un consigliere comunale per l'esercizio delle funzioni nei quartieri e nelle frazioni (il cosiddetto prosindaco).

Secondo l'art. 1 del R.D. n. 733/1931 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, nei comuni dove manca il capo dell'ufficio di pubblica sicurezza del luogo.

Secondo l'art. 15 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, il sindaco è autorità comunale di protezione civile: al verificarsi dell'emergenza nel territorio comunale, assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al prefetto e al presidente della giunta regionale. Quando la calamità naturale o l'evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del comune, chiede l'intervento di altre forze e strutture al prefetto.

Atti del sindaco


Nell'esercizio delle sue funzioni il sindaco adotta provvedimenti amministrativi, solitamente in forma di ordinanza o di decreto. Va tuttavia rammentato che, in virtù del principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e di gestione, i provvedimenti del sindaco, come quelli degli altri organi politici, non possono invadere l'ambito delle funzioni di gestione, riservate ai dirigenti (o, nei comuni minori, ai funzionari che ne esercitano le funzioni), salve le eccezioni espressamente previste dalla legge. Per lo stesso motivo, il sindaco non è più titolato a stipulare contratti per il comune (mentre può stipulare gli accordi di programma, data la loro natura politica).


Il sindaco di Cesiomaggiore

Oltre a quanto sopra descritto svolge le funzioni che seguono:
  1. è consigliere, assessore e vicepresidente dell'Unione Montana Feltrina con delega per l'agricoltura, la cultura e i servizi socio sanitari;
  2. partecipa all'Assemblea dei Sindaci della Provincia di Belluno;
  3. partecipa all'assemblea dei soci di BIM Piave Consorzio;
  4. partecipa all'assemblea dei soci di GSP;
  5. partecipa all'assemblea dei soci di BIM Infrastrutture;
  6. partecipa all'assemblea dei soci di BIM Brenta Consorzio (delega in via ordinaria al vicesindaco);
  7. partecipa all'assemblea dell'Autorità di Bacino (AATO);
  8. partecipa all'assemblea della Comunità del Parco Naz. Dolomiti Bellunesi (delega in via ordinaria al cons. Ceccato);
  9. partecipa alla Conferenza dei Sindaci dell'Unione Montana Feltrina;
  10. partecipa alla Conferenza dei Sindaci dell'ULSS n.2 ora Comitato dei Sindaci del Distretto già ULSS n.2 della nuova ULSS 1 Dolomiti (delega in via ordinaria al vicesindaco);
  11. partecipa alla Commissione di Distretto Formativo n. 4 (Feltrino);
  12. partecipa al comitato di gestione del Museo Etnografico provinciale di Seravella.
  13. partecipa al Consiglio Consortile dell'Azienda Feltrina Servizi alla Persona.


3 commenti:

  1. ..................................NO......................................................
    .....................ELIMINAZIONE PICCOLI COMUNI.........................................
    Pochi sanno (o non vogliono sapere) che in Francia i comuni sono 36.000 !!!! Il ruolo dei comuni (in particolare quelli di montagna), che sono piccoli in termini di abitanti ma sono grandi in termini di superficie, è oggi prevalentemente quello di guardiani del territorio. Se togli i comuni chi controlla il territorio !!!!
    In Francia il trasferimento dei fondi ai comuni è fatto per il 50% in base al numero di abitanti e 50% in base ai KM quadrati per il controllo del territorio.
    E poi nei piccoli comuni di montagna i costi sono minori rispetto ai grandi carrozzoni (come certificato anche .
    Prendendo atto che la realtà storica dell’Italia evidenzia che da sempre sono i piccoli che fanno grande l’Italia, sia che si tratti di imprenditori o di Comuni, e scegliendo una filosofia di vita che mette al centro la qualità della vita della persona e non la quantità delle risorse dello Stato da parte di individui ridotti a strumenti di produzione e consumo, noi consideriamo che i Comuni debbano diventare il fulcro della riforma dello Stato, rapportandosi direttamente con uno Stato più autorevole, efficiente e solidale grazie al sistema istituzionale della Repubblica presidenziale dove il capo dello Stato, al pari dei sindaci, ha il potere esecutivo di governo del Paese, è eletto direttamente dai cittadini con il voto di preferenza, ha il vincolo di mandato, la responsabilità civile e penale per gli atti commessi nel corso del suo mandato.

    La teoria di grande è ECONOMICO abbiamo visto per chi è ECONOMICO per Vedi ROMA CAPITALE, ECC, ECC

    1. LA RIVOLTA DEI PICCOLI COMUNI: IN PROVINCIA DI SIENA 13 SINDACI DICONO NO ALLE FUSIONI PER DECRETO
    2. Bassiano, ente ancora in prima linea contro la cancellazione dei piccoli Comuni
    3. Soppressione comuni sotto i 5000 abitanti, l’Uncem Campania dice “no”
    4. Contrario anche il deputato Pd Simone Valiante.
    5. Comunicazione da ANCI Piemonte: Il NO di ANCI all'eliminazione dei piccoli comuni
    Torino, Martedì, 15 Marzo 2016

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  2. Dall’Uncem regionale (TOSCANA) il no alla fusione obbligatoria dei piccoli comuni 20 gennaio 2016 18:09 Politica e Opinioni Toscana Oreste Giurlani :
    “I provvedimenti regionali e la proposta di legge nazionale che prospettano uno scenario tutto nuovo per i Piccoli Comuni scardinandone l’anima e l’essenza, sono semplicemente assurdi; è inaccettabile che qualcuno imponga ai comuni sotto i 5.000 abitanti di fondersi, noi non ci stiamo e siamo pronti a mobilitarci questa volta in modo netto e chiaro”. E’ quanto è emerso da un incontro in videoconferenza dei Sindaci dei piccoli Comuni montani associati ad Uncem Toscana per discutere di quanto sta accadendo sia a livello nazionale che regionale sul futuro dei piccoli Comuni. “Non siamo contrari alle fusioni – hanno ribadito – ma non siamo d’accordo all’imposizione dall’alto; in un processo di riorganizzazione crediamo che sia essenziale sia la partecipazione dei cittadini sia la peculiarità dei singoli territori e da ciò non si può prescindere. Siamo pronti a mobilitarci per far capire a Regione, Parlamento e Governo l’assurdità di tali decisioni e l’incompatibilità con la politica territoriale che da sempre ha mirato alla tutela e salvaguardia dei territori minori” – hanno concluso. Il Presidente Uncem Oreste Giurlani ha annunciato che nei prossimi giorni saranno decise le iniziative da intraprendere.
    Fonte: Uncem Toscana Tutte le notizie di Toscana Articoli correlati [ Toscana ] Comuni piccoli, montani e rurali alla manifestazione Uncem a difesa delle autonomie comunali. Il presidente Giurlani: “Non si può negare l’autonomia dei Comuni”
    [ Siena ] I Comuni di Radicofani e Trequanda: “No alla fusione, se imposta”
    [ Toscana ] Una grande manifestazione Uncem a difesa delle autonomie comunali
    Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2016/01/20/dalluncem-regionale-il-no-alla-fusione-obbligatoria-dei-piccoli-comuni/

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  3. Nome sottoscrittore proposta di legge abolizione piccoli comuni
    .........Lodolini
    .........Fanucci
    .........Zoggia
    .........Ascani
    .........BOLDRINI Paola
    .........Bruno Bossio
    .........Fedi
    .........Fragomeli
    .........Gandolfi
    .........Giuseppe Guerini
    .........Lattuca
    .........Naccarato
    .........PATRIARCA Edoardo
    .........PELILLO Michele
    .........Petrini
    .........Salvatore Piccolo
    .........PORTA Fabio
    .........SBROLLINI Daniela
    .........Valeria Valente
    .........ZAN Alessandro

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