martedì 21 marzo 2017

Perseverare è diabolico

Come se non bastasse il numero già enorme dei cosiddetti "migranti" (o dei ..."richiedenti asilo" che dir si voglia) di cui le comunità italiane si assumono gli oneri per Superna Volontà, c'è chi persevera diabolicamente nel concetto e ne vorrebbe anche degli altri. Lo fa per pura generosità o per torbido interesse? 

Uno di questi diabolici 'perseveratori' è un certo Giuliano Pisapia, che fu sindaco di Milano; in un certo discorso tenuto all'assemblea di Campo Progressista, svoltasi al Teatro Brancaccio di Roma, ebbe a dire:
"Dobbiamo convincere chi ha paura, che è una paura sbagliata, non realistica per chi non conosce la verità. La Banca d'Italia ha sostenuto che il nostro Paese avrebbe bisogno di 200.000 migranti ogni anno. Se ci fosse maggiore organizzazione, un aiuto serio da parte dell'Europa, l'Italia avrebbe una ricchezza in più e in generale avremmo molte meno sofferenze e meno morti". [Adnkronos 11/03/2017]

Per Pisapia la paura dell'immigrazione massiva "è sbagliata e non realistica". Ma è davvero così? 
Purtroppo, ed è spiacevole dirlo, i dati reali fornito da Istat sono davvero da paura.
In un articolo Istat del 2012 (articolo datato e per questo calibrato su un fenomeno che era ancora piuttosto contenuto rispetto a quello attuale) si legge quanto segue:
Il peso della componente straniera, ovvero delle persone di 18 anni e più nate all'estero, tra gli autori dei reati è andato aumentando a partire dagli anni Novanta, mentre prima di allora il fenomeno era trascurabile. Se nel 1990 gli stranieri erano pari al 2,5% degli imputati, nel 2009 gli stranieri rappresentano il 24% del totale degli imputati.
Guardando alle nazionalità degli stranieri che commettono reati, emerge che molte comunità non contribuiscono al fenomeno se non in misura del tutto trascurabile. Infatti, nel 2009 le prime 10 comunità rappresentano il 68,2% del totale degli imputati stranieri (erano il 71,8% nel 1992) e le prime tre nazionalità (Romania, Marocco e Albania) ne rappresentano il 38,1%(erano il 47,1% nel 1992). Gli stranieri rappresentano il 32,6% del totale dei condannati, il 36,7% dei detenuti presenti nelle carceri e il 45%o del totale degli entrati in carcere.
Dunque, secondo Istat, col crescere di una migrazione malgestita, vi è anche un crescere correlato e importante della criminalità e delle violenze. Il fatto è innegabile.
La matematica evidenzia che nel 2012 in Italia risiedevano ufficialmente poco più di 4 milioni di cittadini stranieri che, davanti ai 59,54 milioni di residenti, costituivano una misura pari a meno del 7% della popolazione. Ne consegue che già nel 2012 il 7% della popolazione presente nel territorio nazionale, costituito dai cittadini di provenienza straniera, era in grado, per così dire, di produrre ben il 32,6% dei condannati e il 45% degli entrati in carcere.  Attenuanti, ricami sui dati, bizantinismi e sofismi di vario genere non cambiano ahinoi la faccenda.
La paura dunque è realistica, perché è più che logico e legittimo aver paura di chi fa il male.

Al 1° gennaio 2016 la popolazione in Italia era salita a 60 milioni e 656 mila residenti, ma gli stranieri erano saliti a ben 5 milioni e 54 mila e rappresentavano ormai l'8,3% della popolazione totale. La popolazione di cittadinanza italiana al contrario era scesa a 55,6 milioni. [dati Istat]
Neppure le cronache nazionali e locali, che sono sempre così ben controllate e censurate per evitare questioni presunte o reali di razzismo e di xenofobia, riescono più a nascondere l'imperversare drammatico dei crimini commessi sia dai suddetti "migranti" sia dai nomadi. 
Un imperversare costante e senza freno. 
Se, secondo i dati ufficiali e non secondo il sottoscritto, la paura degli italiani dunque, ha delle ottime ragioni per esistere, allora perché viene negata e irrisa dal potere? 

Apprendiamo dallo stesso Pisapia, che negli ambienti della sinistra italiana è Banca d'Italia ad essere considerata l'oracolo stesso della Verità: se "Banca d'Italia ha sostenuto che il nostro Paese avrebbe bisogno di 200.000 migranti ogni anno" allora per la sinistra non può che essere così.  
Ma può essere che Bankitalia sia interessata alla filantropia e all'accoglienza umana o non c'è qualcosa d'altro che muove certe affermazioni? Come si coniugano le presunte verità di Bankitalia con l'immigrazionismo ideologico della sinistra? 
Se c'è un elemento che davvero interessi a Bankitalia, questo è il denaro. E allora se Bankitalia vuole incentivare davvero l'immigrazione incontrollata, vien da pensare che la ragione sia monetaria, per esempio sia per ottenere un importante macroscopico abbassamento del valore del lavoro (un eccesso di offerta di lavoratori fa crollare il valore di ogni singolo lavoratore, ed il suo reddito) e far aumentare il livello della conflittualità sociale, soprattutto tra i lavoratori. Ciò evidentemente a scapito sia degli italiani sia degli stranieri, uniti allora solo da un inevitabile scontro e da un impoverimento generale. 

Che la sinistra ascolti ormai più le banche che il popolo e i lavoratori è una cosa ormai assodata, ma, sinceramente, fa ancora un certo effetto vedere così tanta spudorata ingenuità emergere in superficie. 
Prossimamente forse ci sentiremo spiegare altre verità, magari filosofiche, magari scientifiche, etiche, religiose, verità che proverranno, da luoghi affidabili quali Monte dei Paschi o Banca Etruria, o da qualche banca d'Oltralpe. 

Così va il mondo, ma lo ripeto, se errare è umano perseverare è sempre diabolico.

domenica 5 febbraio 2017

edifici storici e religiosi

Cesio Minore
In accordo con la parrocchia di Santa Maria di Cesio, proprietaria dell'edificio, e con il comitato frazionale il Comune è intervenuto sulla chiesetta di Cesio Minore.
La chiesa è dedicata a San Leonardo e sorge a nord-ovest dell’abitato (iscritto nell'Atlante dei Centri Minori del Veneto con il numero 33-317).
Essa risulta vincolata ai sensi del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (D.lgs 42 del 2004).
Nell’ambito del PSR 2007 – 2013, il Comune di Cesiomaggiore ha presentato e ottenuto un contributo di € 60.000,00 dal GAL Prealpi e Dolomiti per l’esecuzione dei lavori di  risanamento conservativo dell'edificio. 
I lavori hanno comportato una spesa complessiva di circa € 90.000,00 e la quota eccedente il contributo è stata finanziata dal Comitato San Leonardo di Cesiominore.

Municipio

Centrale termica del municipio
I lavori, finalizzati alla riqualificazione energetica dell’impianto termico della casa comunale di Cesiomaggiore, con sostituzione bruciatore a metano e compartimentazione delle linee di riscaldamento, sono stati realizzati con contributo del BIM Piave di Belluno e hanno comportato una spesa complessiva di €  51.000,00.

Monumento ai caduti di Soranzen

Soranzen
Il progetto riguarda il Monumento ai Caduti di Soranzen, ed è stato attivato poichè, su segnalazione del Gruppo Alpini di Cesio e dei bambini della scuola elementare di Soranzen che si prendono cura del manufatto, si è  rilevato che il monumento necessita di un importante intervento di restauro e di manutenzione.

L’intervento è soggetto al parere preventivo della Soprintendenza dei  beni Architettonici di Venezia e richiede dunque un'accurata progettazione. E’ stato quindi predisposto il progetto definitivo dell’opera onde poter richiedere il parere suddetto. 
L'importo complessivo del  progetto è di € 47.300,00.

La via dei Papi

La Giunta Regionale del Veneto con Delibera n. 1763 del 28.08.2012 ha individuato gli ambiti dove è possibile rilevarela necessità di interventi di riqualificazione per una valorizzazione di luoghi di particolare pregio, con l'intento di promuovere interventi di recupero paesaggistico tramite specifici progetti.
In particolare la predetta D.G.R. promuove l'avvio dell'elaborazione degli interventi di riqualificazione e di valorizzazione paesaggistica in accordo con l'Ente attuatore, individuando 4 progetti e definendo il Comune di Sedico come soggetto attuatore per il progetto “La Via dei Papi”, interessante i territori dei Comuni di Belluno, Cesiomaggiore, Feltre, Lentiai, Mel, Ponte nelle Alpi, Santa Giustina, San Gregorio nelle Alpi, Sedico e Sospirolo.
A tal proposito il Comune doi Cesiomaggiore ha sottoscritto la relativa convenzione relativa ai “I percorsi della Fede in Veneto. La “Via dei Papi”, disciplinante gli accordi operativi per l'attuazione delle opere edilizie fra i dieci Comuni interessati”.
La Regione Veneto si impegna a compartecipare alla spesa per il realizzo del progetto redatto, stimato in complessivi € 739.700,00 per i quali la Regione Veneto attualmente concorre per il 1° stralcio con € 680.000,00 (D.G.R.V. n. 1214/2013). La differenza  è a carico dei Comuni partecipanti.

Pez
Gli interventi riguardanti il Comune di Cesiomaggiore consistono nell'apposizione delle segnaletica di indicazione del tracciato e nella realizzazione di una zona di sosta  attrezzata in località la Madonnetta di Pez.
La quota di compartecipazione a carico del Comune di Cesiomaggiore è stata determinata in € 2.877,54. 
Si ultimerà così il progetto iniziato nel 2015.

Cicloturismo

Bike Sharing con biciclette a pedalata assistita 
Busche e Valle di Canzoi
E' stata presentata domanda di contributo alla Regione Veneto per la realizzazione di  un servizio di bike sharing  a pedalata assistita, pensando alla bicicletta a pedalata assistita quale mezzo di trasporto utile per la riduzione dell’inquinamento, anche sotto il profilo acustico, in sintonia con un utilizzo consapevole delle risorse turistiche del Comune, del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e dell'intera Provincia.
In ambito comunale e locale sono in progetto diversi collegamenti ciclabili intercomunali e, considerata la conformazione geomorfologica del territorio comunale interamente montano, l’utilizzo di biciclette a pedalata assistita è fondamentale per favorire l'accesso ai vari punti di interesse turistici del territorio.
Il progetto di “Visita il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi con le biciclette elettriche” si propone, pertanto, di finalizzare con estrema semplicità l’obiettivo di integrare e organizzare le visite del Parco.

Nell’ambito dell’intesa tra Regione Veneto e la Provincia di Autonoma di Trento del 4 luglio 2007, ratificata con L.R.V.to n. 31/2007 e con Legge della Provincia autonoma di Trento n.21/2007- promozione e sviluppo economico dei territori della via “Claudia Augusta”- Macrosettore n.3 – a Busche è stato realizzato un bicigril con l’obiettivo di servire i percorsi turistici e ciclopedonali fra la Provincia di Belluno e il Trentino e di promuovere un anello di congiunzione con altre realtà della valllata e del Basso Feltrino.
Busche è lo snodo fondamentale dell'ambito cicloturistico e richiede pertanto l'installarsi di un servizio di bike sharing con biciclette a pedalata assistita. Il bicigrill esistente è già dotato di pannelli fotovoltaici capaci di alimentare  le colonnine per la ricarica delle biciclette elettriche.
Con nota Regionale n. 356940 di prot. del 07.09.2015 è stato comunicata la concessione al Comune di Cesiomaggiore di in contributo di € 40.000,00 su un totale progettuale di € 50.000,00. La quota parte  mancante di € 10.000,00 sarà finanziata da questo Ente con  risorse di bilancio. Resta inteso che l’intervento potrà essere attuato  non appena in possesso del  Decreto Regionale di finanziamento.

Dorgnan
L’intervento riguarda la realizzazione di una piazzetta a Dorgnan con il ruolo, tra l'altro, di punto di sosta nell’ambito della “Ciclovia delle Dolomiti”, dotata per questo di un punto informativo, per la  ricarica delle batterie elettriche e per l'approvvigionamento idrico.
Il progetto costa € 79.500,00 ed è finanziato dal GAL 2 Prealpi e Dolomiti con il PSL 2014-2012 con progetto a regia per € 40.000,00 mentre la parte eccedente (stimata in € 39.500,00) sarà a carico del Bilancio Comunale.
E' stato predisposto il progetto definitivo.

Sentiero Corrado de Bastiani

Manutenzione del sentiero "C. De Bastiani" e del bivacco "Bosc dei Boi"
Gli interventi sono emersi in sinergia con il Gruppo Escursionisti Cesio che svolge all’interno del territorio di Cesiomaggiore anche  la manutenzione del sentiero Escursionistico “Corrado De Bastiani” e  del bivacco di alta quota denominato “Casera Bosc dei Boi”.
Il Gruppo Escursionisti Cesio è parte integrante della Pro Loco Busche dal 1987 ed è attivo, oltre che per le diverse manifestazioni che organizza in Paese, anche per la manutenzione del sentiero Escursionistico “Corrado De Bastiani” che percorre ad anello tutta la valle di San Agapito dove scorre il Torrente Salmenega.
Nel punto più elevato (1501 m), il sentiero giunge al bivacco di alta quota denominato “ Casera Bosc dei Boi”, il quale è una struttura pubblica su terreno privato ed affidata ufficialmente in gestione alla Pro Loco Busche. La prima domenica di Agosto di ogni anno, anniversario della caduta dal Monte Pizzocco del forte alpinista cesiolino Corrado De Bastiani nel 1976, il Gruppo Escursionisti organizza dei festeggiamenti su in Bosc dei Boi, con la pulizia dei prati ed altre iniziative. Durante l’anno esso viene frequentato da 200 e più persone che nelle loro escursioni possono trovare un luogo accogliente e sempre aperto che li ripara e in caso di necessità possono trovare materiale per un primo soccorso. La struttura è stata costruita con un fondo regionale e con aiuti di aziende private e di volontari ed è stata inaugurata nel 1990. Essa, così come la parte alta del sentiero, è all’interno del territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
A distanza di tanti anni il sentiero e l’edificio abbisognano di alcune operazioni più importanti, ormai improcrastinabili.  Il Gruppo Escursionisti Cesio  ha quindi chiesto  l’interessamento di questo Comune di poter fare da coordinatore verso gli altri Enti interessati per la programmazione e il finanziamento dio alcuni interventi manutentivi.
Considerato che il Bivacco Bosc dei Boi non è raggiungibile con automezzi si rende quindi necessario l’impiego di un elicottero per trasportare in loco il materiale necessario per poter eseguire le manutenzioni.
Contestualmente, è purtroppo ancora presente nei dintorni del bivacco una certa quantità di materiale ingombrante non più necessario, in quanto negli anni passati era attiva una fune di 2000 m (ora non più esistente) che univa il Bosc dei Boi alle ultime case del paese di Cesiomaggiore. Anche tali materiali necessitano di essere portati a valle con elicottero.
Risulta inoltre necessaria la manutenzione completa dell’intero sentiero così come la sistemazione di alcuni tratti quasi intransitabili.

L’importo dei lavori è quantificato in € 20.000,00  e potranno essere realizzati non appena in possesso del decreto di finanziamento da parte dell’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.