mercoledì 10 giugno 2015

Una proposta per l'accoglienza non discriminatoria

Altri 630 presunti profughi in arrivo nel Veneto. E' un esodo spaventoso che non accenna a diminuire.
L'Unione Europea elargisce generosamente i nostri soldi, e dispensa ordini e raccomandazioni. Il governo ossequioso, ordina ai prefetti di provvedere e i prefetti imbastiscono qualcosa per sistemare i nuovi arrivi. Senza naturalmente passare per il consenso della Regione o dei sindaci, o dei cittadini, ai quali si impone l'accoglienza, senza tanti complimenti.
E cercano dei privati che siano interessati a godere dei proventi erogati dall'UE: 30 € al giorno circa per ciascun immigrato, per tutti i mesi di permanenza (tanto per far intuire le motivazioni umanitarie di chi ospita).


A Montebelluna arriva dalla Sicilia (Regione dotata del 100% di autonomia amministrativa) un pullman di cittadini stranieri, e lì condotti, all'insaputa del sindaco, 
vengono abbandonati a bivaccare alla stazione. Cose da Italietta renziana.

Che fare? 
Intanto togliere un po' del buonismo illusorio che che ci affligge e che è la principale attrattiva dell'UE, e soprattutto dell'Italia. 
Se continuiamo a dare l'immagine di noi come di un Paese in cui si può delinquere senza troppe conseguenze, in cui si può essere clandestini senza commettere alcun reato, si può girare e vendere di tutto e dappertutto senza sanzioni, senza pagare nemmeno le tasse, e si può ricevere cure mediche di ogni livello a spese dei contribuenti (che intanto però non ce la fanno più...) e si mantiene un qualsiasi "forse-profugo" (nel dubbio che lo sia davvero) spendendo per il lui ben il doppio di quel che si dà a un nostro pensionato minimo italiano (che sopravvive con 448,52 € al mese e hanno da pensare con quella cifra a vitto alloggio e cure mediche).

Alla fine una proposta io ce l'avrei.
Chi vuole ospitare un migrante a casa sua (per 15 € al giorno ad immigrato) si rende disponibile presso i Comuni e versa al suo Comune una cauzione di garanzia di 1000 € per coprire eventuali problemi di convivenza sociale e di vicinato. Poi, acquisito il parere favorevole del Comune, il cittadino può ospitare gli arrivati sotto il suo tetto e ricevere il relativo assegno fino alle già menzionate  448,52 € al mese per ciascuno di loro. Gli stessi soldi che riceve un pensionati mimino italiano, perché il razzismo è una cosa inaccettabile. 
Il denaro che serve alla copertura degli assegni di mantenimento non è prelevato dalle tasse, ma da un apposito fondo istituito dallo stato e finanziato con donazioni volontarie dei cittadini, o con il 5 per mille, oppure è finanziato da un Ente associativo istituito cui possano iscriversi i cittadini sostenitori interessati. Chi potrebbe obiettare a una cosa del genere? 
Allo stato (quindi ai contribuenti) resterebbero comunque tutte le spese relative all'assistenza sanitaria e alla scuola dei minori. E va pure bene così. 

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