martedì 1 marzo 2016

Sindaci e fusioni: dati e riflessioni

In tempo di fusioni e di rottamazioni dei Comuni i sindaci di Seren del Grappa e di San Gregorio nelle Alpi si son dati la pena di esplorare e di analizzare alcune questioni che sono interessanti e da considerare appunto in relazione  con la pressofusione dei Comuni oggi in gran voga.
Riprendo quanto leggo nei loro scritti e lo ripropongo a mia volta.


Domande e risposte.

Qual è il costo imputabile ai Comuni rispetto all’intera spesa pubblica?
Il costo dei Comuni ammonta ad appena il 7% dell’intera spesa pubblica.

Quale sarebbe il risparmio se si eliminassero tutti i Comuni aventi una popolazione inferiore ai cinquemila abitanti?
Se si eliminassero tutti i comuni inferiori ai cinquemila abitanti il risparmio sarebbe appena del 2,38 % rispetto alla spesa complessiva imputabile ai comuni e dello 0.1% rispetto all’intera spesa pubblica.

Quale sarebbe il risparmio se si suddividessero invece i Comuni aventi più di 60mila abitanti in tanti Comuni di dimensioni medio-piccole (cinque-diecimila)?
Se si suddividessero i Comuni con più di sessantamila abitanti in Comuni di dimensioni medio-piccole il risparmio sarebbe discreto, e salirebbe al 17,25 % rispetto alla spesa imputabile ai Comuni e comunque appena del 1,21% rispetto all’intera spesa pubblica.

Quali risparmi si potrebbero ottenere intervenendo sulla spesa pubblica dello Stato centrale che è pari al 70 % della spesa pubblica generale?
Intervenendo sulla spesa pubblica dello Stato si può ottenere qualche risparmio significativo intervendo sulle spese che seguono: - spese di Camera e Senato: 1,5 miliardi € per 1500 dipendenti, e strutture che non diminuiranno con la riforma del Senato;- pensioni d’oro: 1,5 miliardi €: per il personale del parlamento, della Presidenza Repubblica e della Regione Sicilia, per funzionari, giudici ecc;- reversibilità del vitalizio per famiglie di onorevoli defunti: 43 milioni €:
* Si pensi che il taglio ai trasferimenti ai comuni bellunesi è pari a 42 milioni di €
* Si trovano 20 milioni di euro per garantire servizi aerei con la Sicilia (regione a statuto speciale)
* Si trovano 40 milioni  di euro per i forestali della Calabria (dipendenti regionali)
* Si trovano 9 milioni di euro per salvare dal fallimento Campione d’Italia (paradiso fiscale italiano)


Nota Bene

NB1: Possibilità nei comuni fusi di assumere il 100% di chi cessa dal servizio.
Il vantaggio è minimo poichè già oggi i comuni sono deficitari rispetto al reale fabbisogno del personale; il semplice fatto di sostituire chi va in pensione non consente in ogni caso di migliorare i servizi.
* va detto che malgrado i limiti all'assunzione il ministero della cultura ha previsto 40 milioni di € per assumere a tempo indeterminato 500 funzionari.

NB2: Incentivi alla fusione
Ora ci sono i "premi per i fusi", ma una volta finiti i premi che succede? Buona politica è guardare oltre l'orizzonte del semplice decennio.  
* I soldi dei premi comunque li prelevano
agli altri comuni, quindi è il gioco delle tre carte, nessuna risorsa aggiuntiva.

NB3: Piccoli comuni? Se si parla di abitanti, ma il territorio?
I nostri cosiddetti "piccoli Comuni" hanno superfici enormi rispetto sia ai comuni veneti di pianura sia ai comuni della montagna alpina (Austria – Svizzera – Francia).


NB4: La... #spendingreview che miglioramenti ha portato?
Nessuno! Anche Squitieri (pres. Corte dei Conti) ha chiaramente espresso l’inefficacia della spending review che è riuscita solo a far tagliare i servizi.

Posto che...

Posto che economicamente le fusioni dei comuni non risolvono in alcun modo i problemi della spesa pubblica italiana...
Posto che i comuni in generale hanno già abbassato di ben -6,6 miliardi nel 2015 la propria parte del debito pubblico, ma che questo sacrificio è stato del tutto vanificato dallo Stato centrale che nel frattempo lo ha innalzato di ben +40,5 miliardi...
Posto che ci sono comuni piccoli (es. Comitini) e grandi (Roma, Catania, Alessandria ecc) nei quali i soldi pubblici sono bellamente sperperati...
...è giusto voler essere ancora una volta i primi della classe?
E' saggio ed onesto imporre ancora i sacrifici alle comunità locali in cambio di qualche inutile lode sui giornali e senza risolvere alcun problema?

Chi è a favore e caldeggia le fusioni dovrebbe almeno dire se e come ci saranno effetti positivi e sicuri derivanti dalla fusione, ovvero se la fusione:
1.      risolverà o meno i problemi cronici del nostro territorio, ad esempio la costante emorragia demografica (peggio di noi tra le province montane solo Potenza;
2.      attenuerà o meno lo "scivolamento" di chi abita nei posti periferici verso i pochi centri maggiori della provincia;
3.      porterà più servizi, o non metterà puttosto a repentaglio quelli che già oggi faticano a restare sul territorio;
4.      farà sopravvivere o genererà o piuttosto addirittura farà morire imprese e negozi nelle aree marginali;
5.      porterà o non porterà più interventi (lavori pubblici) di quelli che oggi vengono fatti;
6.      porterà davvero più risorse per ogni abitante;
7.      permetterà o impedirà maggiore attenzione ai problemi idrogeologici.


Lascio alla riflessione di chi mi legge e non commento oltre.

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