venerdì 1 maggio 2015

I "blasoni" cesiolini

Cosa sono in questo caso i "blasoni"?
Ecco una piccola nozione introduttiva.
Il blasone popolare (fr. blason populaire; ted. Titulatur). - Il termine blasone, trasportato dall'araldica nella paremiografia, serve a designare quella speciale classe di motti che si riferiscono a paesi, città e provincie, traendo motivo da caratteri locali, prodotti, mestieri, abitudini, avvenimenti veri o presunti, spesso faceti. Per il loro carattere in prevalenza ingiurioso, tali motti meritarono i titoli di "dileggi e scherni", "maldicenze paesane" o "intercomunali", "epiteti e motteggi"; ma il nome più adoperato è quello di blasone, introdotto nel folklore dal Rolland e poi con gran successo adoperato dal Gaidoz e dal Sébillot. In Italia si propenderebbe a sostituirlo con "soprannome" e "nomignolo", che richiamano alla memoria la cantilena attribuita al Martin Cieco da Lucca o a Darinel Ritio detto il Piacentino, col titolo: Nomi e cognomi di tutte le città et provincie. Per la forma si possono raggruppare in tre categorie: filastrocche, ritornelli, strambotti.
 Dalla Enciclopedia --> Treccani.it 

Ho raccolto grazie a Gemma Basei, Andrea Marin, Stefania Spada ed altri ancora qualche blasone ancora in uso presso le varie  comunità dell'antica pieve di Cesio. Mi premuro di riportarli nel web prima che vadano persi per sempre nell'oblio. 

- Le 'Iserte de Pez
       'iserta: lucertola

- I Panoiot de Dorgnan
       panoiot: pannocchia


- I Mudoi de Anzaven
     mudol: rospo ululone

- Le Bisate de Busche
       bisata: anguilla

- Le Sope de Pullir
       sopa: zuppa ma anche danno, noia, fastidio
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Con un po' di collaborazione spero di poter raccogliere tutti i blasoni cesiolini uno per ciascuna comunità frazionale.
Grazie a chi mi vorrà aiutare.

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