11 dicembre 2014 alle ore 8.57
Una nota per i cittadini responsabili e curiosi.
A chi si deve il debito pubblico italiano? Chi risana i conti in questa Repubblica? Chi e quanto pesa sui cittadini con le sue spese? Quando contano i Comuni, le Regioni e le Province e quanto invece lo Stato centrale nel risanare o nel peggiorare i conti pubblici? E' meglio centralizzare tutto a Roma per avere minori spese o è meglio di no?
A chi si deve il debito pubblico italiano? Chi risana i conti in questa Repubblica? Chi e quanto pesa sui cittadini con le sue spese? Quando contano i Comuni, le Regioni e le Province e quanto invece lo Stato centrale nel risanare o nel peggiorare i conti pubblici? E' meglio centralizzare tutto a Roma per avere minori spese o è meglio di no?
Relativamente all'anno campione 2012 la creazione del debito pubblico è imputabile per il 94,8% allo stato centrale (colore blu) e per il 2,3% agli enti comunali (colore azzurro). Ciononostante ben 17miliardi di euro per la riduzione del debito pubblico sono stati prelevati negli ultimi otto anni dai bilanci comunali.
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Due richieste sostanziali e improrogabili.
I) che si adotti fin da subito in Italia un criterio di equità nella distribuzione delle risorse dei tagli che sia basato sulla vera responsabilità degli enti rispetto al dissesto e a quanto già versato finora.
II) che si adotti altresì il criterio della virtuosità degli amministratori e degli enti, perchè è ormai inaccettabile che chi ha i bilanci risanati e in regola debba tagliare i servizi, mentre chi ha mantenuto dei bilanci "gonfiati" con entrare fasulle e spese occultate possa invece continuare a ricevere risorse e ad erogare servizi.
Ringrazio il sindaco di Belluno Jacopo Massaro per questo matariale grafico.
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