Può il Feltrino rimanere senza il suo unico ufficio IAT..?
Proprio mentre si parla più di sempre del turismo come risorsa
strategica per il futuro del territorio lo IAT di Feltre può essere
messo in discussione?
Lo IAT di Feltre serve prevalentemente il
territorio dell'Unione Montana Feltrina (622,48 km² e 58 285 abitanti),
territorio caratterizzato da centri storici importanti, ville, chiese e
musei (Civico, Rizzarda e Diocesano a Feltre, del Piave a Vas, Storico
della Bicicletta ed Etnografico a Cesio, e poi i piccoli musei come
l'archeologico di Lamon, delle Zoche a San Gregorio, del Mulino di Santa
Libera a Santa Giustina.) e molto altro ancora.
A che serve lo IAT Feltrino? Lo IAT serve a molto se è ben usato.
Intanto è un servizio pubblico che lavora a vantaggio di turisti e
imprese, il che vuol dire dire a vantaggio dell'economia dell'intero
Feltrino, di conseguenza porta vantaggio all'indotto turistico del
territorio e, cosa conseguente, all'occupazione locale. Poi è un centro
istituzionale in cui facile e naturale l'incotro fra gli operatori del
settore, gli ospiti, i cittadini, e i promotori di iniziative e di
eventi. E' il luogo privilegiato delle informazioni.
Già, ma è una di quelle tante cose di cui si capisce l'importanza soltanto dopo che è andata persa.
Guai a noi!
sabato 31 gennaio 2015
martedì 27 gennaio 2015
riavviare la coscienza democratica
13 agosto 2014
Lascerei stare le categorie di "destra" e di "sinistra" che, a quanto pare, oggi non sono più in grado di sostenere un ruolo semantico adeguato; guarderei piuttosto agli intenti dichiarati e soprattutto alle azioni, agli atti compiuti da una parte piuttosto che dall'altra. E mi farei delle domande. Può il nostro Governo continuare una politica scellerata come quella di "Mare Nostrum", nascondendo le tante sue nefandezze dietro il mignolo di un'Europa distratta ed egoista? Può il governo continare a foraggiare i clandestini e nel contempo a tagliare i fondi per la sanità, per il sociale, per la scuola, per gli enti locali, per i trasporti e le infrastrutture, e può, soprattutto, tagliare le risorse al nord per continuare a versare bellamente fiumi di denaro nelle casse delle Regioni più dissennate, dei comuni e dei territori più malgovernati e corrotti? A chi va bene questa politica neocentralista e antidemocratica che sta svilendo sempre più il voto degli elettori (facendosene beatamente beffa), che sta togliendo competenze e risorse ai territori (ma non a tutti e non si sa il perchè), e che preserva e arricchisce, al contrario, il gran palazzo romano, che della corruzione è madre e padre insieme.
Mi do risposte sconsolate, al limite del cinismo, e alla fine dico che si deve cominciare a punire, pollice verso e voto diverso, chi ha fritto e rifritto sempre la stessa aria: i burattini e i burattinai della politica italiana.
E invece... è mai possibile che alle ultime europee sia stato il nostro Paese l'unico ad esprimere un plauso addirittura a chi ci fa stare supini nei confronti dei poteri forti dell'europa monetaria?
Purtroppo sì che è possibile.
E allora la prima cosa da fare è riavviare la coscienza democratica che s'è perduta, e rifondarla quasi da zero, ma riavviarla e rifondarla fuori (e sottolineo "fuori") da quella sterile retorica della democrazia che, dal dopoguerra ad oggi, da lassù, dai livelli più alti dello stato, ci sta letteralmente menando per il naso.
Lascerei stare le categorie di "destra" e di "sinistra" che, a quanto pare, oggi non sono più in grado di sostenere un ruolo semantico adeguato; guarderei piuttosto agli intenti dichiarati e soprattutto alle azioni, agli atti compiuti da una parte piuttosto che dall'altra. E mi farei delle domande. Può il nostro Governo continuare una politica scellerata come quella di "Mare Nostrum", nascondendo le tante sue nefandezze dietro il mignolo di un'Europa distratta ed egoista? Può il governo continare a foraggiare i clandestini e nel contempo a tagliare i fondi per la sanità, per il sociale, per la scuola, per gli enti locali, per i trasporti e le infrastrutture, e può, soprattutto, tagliare le risorse al nord per continuare a versare bellamente fiumi di denaro nelle casse delle Regioni più dissennate, dei comuni e dei territori più malgovernati e corrotti? A chi va bene questa politica neocentralista e antidemocratica che sta svilendo sempre più il voto degli elettori (facendosene beatamente beffa), che sta togliendo competenze e risorse ai territori (ma non a tutti e non si sa il perchè), e che preserva e arricchisce, al contrario, il gran palazzo romano, che della corruzione è madre e padre insieme.
Mi do risposte sconsolate, al limite del cinismo, e alla fine dico che si deve cominciare a punire, pollice verso e voto diverso, chi ha fritto e rifritto sempre la stessa aria: i burattini e i burattinai della politica italiana.
E invece... è mai possibile che alle ultime europee sia stato il nostro Paese l'unico ad esprimere un plauso addirittura a chi ci fa stare supini nei confronti dei poteri forti dell'europa monetaria?
Purtroppo sì che è possibile.
E allora la prima cosa da fare è riavviare la coscienza democratica che s'è perduta, e rifondarla quasi da zero, ma riavviarla e rifondarla fuori (e sottolineo "fuori") da quella sterile retorica della democrazia che, dal dopoguerra ad oggi, da lassù, dai livelli più alti dello stato, ci sta letteralmente menando per il naso.
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Su la testa!
12 agosto 2014
Provincia di Belluno prossima ventura.
Diciamo addio al Tribunale, ai Giudici di Pace, alla Prefettura, alla Camera di Commercio, agli Uffici Turistici e avanti di questo passo...
Ma davvero siamo convinti che diventare di fatto la periferia della periferia di Treviso sia una cosa da accettare a capo chino?!
Su la testa perdiana!
Noi che si fa? Si vola basso, si cammina, si sta in ginocchio, si striscia, si scava? Ligi al dovere? Pratici e praticoni?
Lo stato romano spende milioni e milioni di euro per invitare in Italia i migranti di mezzo mondo, e milioni di euro per foraggiare città e regioni sprecone e disennate, e rafforza certe autonomie.
A noi invece i soldi li toglie senza tante remore. Che facciamo? Sopportiamo come i muli?
**************************************
L'unità nazionale non si fonda sulla cassa per il mezzogiorno, o sulle autonomie speciali riservate, o sull'imigrazione selvaggia e incontrollata, o sullo spreco di certi territori e il sudore di altri.
L'unità si fonda semmai sull'equità e sulla giustizia, fra terra e terra, fra cittadini e cittadini.
Ma è roba rara purtroppo in questa penisola.
Provincia di Belluno prossima ventura.
Diciamo addio al Tribunale, ai Giudici di Pace, alla Prefettura, alla Camera di Commercio, agli Uffici Turistici e avanti di questo passo...
Ma davvero siamo convinti che diventare di fatto la periferia della periferia di Treviso sia una cosa da accettare a capo chino?!
Su la testa perdiana!
**************************************
Lo stato sta smobilitando, il neocentralismo renziano sta per ridurci ad un deserto istituzionale. Noi che si fa? Si vola basso, si cammina, si sta in ginocchio, si striscia, si scava? Ligi al dovere? Pratici e praticoni?
Lo stato romano spende milioni e milioni di euro per invitare in Italia i migranti di mezzo mondo, e milioni di euro per foraggiare città e regioni sprecone e disennate, e rafforza certe autonomie.
A noi invece i soldi li toglie senza tante remore. Che facciamo? Sopportiamo come i muli?
**************************************
L'unità nazionale non si fonda sulla cassa per il mezzogiorno, o sulle autonomie speciali riservate, o sull'imigrazione selvaggia e incontrollata, o sullo spreco di certi territori e il sudore di altri.
L'unità si fonda semmai sull'equità e sulla giustizia, fra terra e terra, fra cittadini e cittadini.
Ma è roba rara purtroppo in questa penisola.
la specificità votata
Palazzo Ferro Fini Venezia |
Mercoledì 30 luglio 2014 Palazzo Ferro Fini Venezia
Cos'è
accaduto oggi a Venezia, in Consiglio Regionale?
E' accaduto che c'è stata una svolta epocale nella politica regionale.
E' accaduto che la Regione Veneto ha saputo pensare ai suoi territori montani in modo organicamente e definitivamente amico e democratico.
Un fatto storico!
E' accaduto che c'è stata una svolta epocale nella politica regionale.
E' accaduto che la Regione Veneto ha saputo pensare ai suoi territori montani in modo organicamente e definitivamente amico e democratico.
Un fatto storico!
Restano ora da capire i dettagli del testo che è stato licenziato ier sera dall'aula e soprattutto da capirne la reale
portata futura.
Resta da capire se i tempi (che saranno lunghi) per attuare il trasferimento delle funzioni e delle risorse si riveleranno alla fin fine così tanto lunghi da vanificare lo sforzo fin qua compiuto dai consiglieri Dario Bond, Matteo Toscani, Sergio Reolon, che hanno, diciamolo, lavorato bene e con coscienza.
Resta da capire se i tempi (che saranno lunghi) per attuare il trasferimento delle funzioni e delle risorse si riveleranno alla fin fine così tanto lunghi da vanificare lo sforzo fin qua compiuto dai consiglieri Dario Bond, Matteo Toscani, Sergio Reolon, che hanno, diciamolo, lavorato bene e con coscienza.
E' un punto di arrivo e, come sempre, non è che un punto di partenza.
Così va la storia, così va il mondo...
aule divine 2014
3 luglio 2014
Ritorna quest’estate a Cesiomaggiore l’iniziativa “Aule Divine”, ovvero l’apertura al pubblico degli edifici sacri del territorio. Un vero patrimonio di arte, di fede e di cultura, un tesoro che i nostri borghi conservano tra le rughe delle vecchie corti rurali e i seni dei colli pedemontani.
La Biblioteca Comunale, in collaborazione con le Parrocchie di Cesio, Pez e Soranzen, propone quattro itinerari alla scoperta di una parte delle numerose chiesette, cappelle oratori sparsi nel territorio comunale.
Si inizia domenica 13 luglio alle ore 15.00: appuntamento nei pressi della chiesa di Santa Lucia a Can, per poi proseguire a piedi verso la chiesetta di San Salvatore a Cullogne. Il percorso termina a Toschian con la visita alla chiesa dei SS. Vitale e Agricola.
Domenica 10 agosto ritrovo, sempre alle ore 15.00, nei pressi della chiesetta Santa Maria a Fianema; con una piacevole passeggiata si raggiungerà poi San Vendemiano a Cossalter e infine San Lorenzo a Pullir, nel giorno della festa patronale.
Domenica 31 agosto alle 15.00 è la volta di S. Maria Assunta nel capoluogo, poi San Vito a Col San Vito e San Leonardo a Cesiominore, chiesetta fresca di restauro.
Ultimo appuntamento domenica 7 settembre: ritrovo alle 15.00 vicino all’Oratorio della Visitazione a Pez (più noto come Madonnetta) e, a seguire, visita a Sant’Andrea ad Anzaven e a San Sebastiano a Dorgnan.
In tutti i percorsi i visitatori saranno accolti con musica dal vivo, eseguita da giovani del luogo, e alla fine della passeggiata sarà offerto un piccolo rinfresco.
La partecipazione è libera e gratuita e la durata prevista è di circa tre ore (visita e spostamenti a piedi).
L’Amministrazione comunale intende ringraziare i volontari e le Parrocchie di Cesiomaggiore, Pez e Soranzen che hanno reso possibile l’iniziativa.
Ritorna quest’estate a Cesiomaggiore l’iniziativa “Aule Divine”, ovvero l’apertura al pubblico degli edifici sacri del territorio. Un vero patrimonio di arte, di fede e di cultura, un tesoro che i nostri borghi conservano tra le rughe delle vecchie corti rurali e i seni dei colli pedemontani.
La Biblioteca Comunale, in collaborazione con le Parrocchie di Cesio, Pez e Soranzen, propone quattro itinerari alla scoperta di una parte delle numerose chiesette, cappelle oratori sparsi nel territorio comunale.
Si inizia domenica 13 luglio alle ore 15.00: appuntamento nei pressi della chiesa di Santa Lucia a Can, per poi proseguire a piedi verso la chiesetta di San Salvatore a Cullogne. Il percorso termina a Toschian con la visita alla chiesa dei SS. Vitale e Agricola.
Domenica 10 agosto ritrovo, sempre alle ore 15.00, nei pressi della chiesetta Santa Maria a Fianema; con una piacevole passeggiata si raggiungerà poi San Vendemiano a Cossalter e infine San Lorenzo a Pullir, nel giorno della festa patronale.
Domenica 31 agosto alle 15.00 è la volta di S. Maria Assunta nel capoluogo, poi San Vito a Col San Vito e San Leonardo a Cesiominore, chiesetta fresca di restauro.
Ultimo appuntamento domenica 7 settembre: ritrovo alle 15.00 vicino all’Oratorio della Visitazione a Pez (più noto come Madonnetta) e, a seguire, visita a Sant’Andrea ad Anzaven e a San Sebastiano a Dorgnan.
In tutti i percorsi i visitatori saranno accolti con musica dal vivo, eseguita da giovani del luogo, e alla fine della passeggiata sarà offerto un piccolo rinfresco.
La partecipazione è libera e gratuita e la durata prevista è di circa tre ore (visita e spostamenti a piedi).
L’Amministrazione comunale intende ringraziare i volontari e le Parrocchie di Cesiomaggiore, Pez e Soranzen che hanno reso possibile l’iniziativa.
bilancio 2014
17 giugno 2014
simpatico specchietto delle spese di palazzo |
In
via previsionale nel 2014 il Comune di Cesiomaggiore riceverà dallo
stato circa 380.000,00 € in meno rispetto al 2009 e 190.000,00 € in meno
rispetto al 2013.
Il Comune di Cesiomaggiore viste le ristrettezze per continuare ad esistere e a fornire i suoi servizi ai cittadini deve agire sulle tasse e diminuire le spese.
Le spese le ha diminuite diminuite, sempre in termini di previsione per il 2014, di circa 90.000,00 € rispetto al 2013.
Per le tasse: ha introdotto nuove agevolazioni per l'IMU: per iscritti AIRE, per aziende e per stabili concessi in comodato d'uso ai figli (ben 40.000,00 € di entrate in meno rispetto al 2013); ha abbassato del 6% la bolletta dei rifiuti (TARES); e infine ha introdotto, perchè costretto dalla legge, la TASI a copertura delle minori entrate.
Il Comune di Cesiomaggiore viste le ristrettezze per continuare ad esistere e a fornire i suoi servizi ai cittadini deve agire sulle tasse e diminuire le spese.
Le spese le ha diminuite diminuite, sempre in termini di previsione per il 2014, di circa 90.000,00 € rispetto al 2013.
Per le tasse: ha introdotto nuove agevolazioni per l'IMU: per iscritti AIRE, per aziende e per stabili concessi in comodato d'uso ai figli (ben 40.000,00 € di entrate in meno rispetto al 2013); ha abbassato del 6% la bolletta dei rifiuti (TARES); e infine ha introdotto, perchè costretto dalla legge, la TASI a copertura delle minori entrate.
Il mirino dello sdegno
9 giugno 2014
A facilitare la demolizione delle Regioni, delle Province e di ogni altro ente di partecipazione democratica e di governo autonomo del territorio, a facilitare cioè il lavoro dei neocentralisti che, per difendere i "palazzi romani", distruggono ogni altro pur piccolo palazzo d'intorno, ci si mette la corruzione di tanta, troppa gente.
Ma non è che la corruzione non ci sia anche nella "cittadella romana" dal potere, non è che lo stato centrale sia rimasto un incorrotto, anzi! E' di certo il vero centro della corruzione che ci pervade, e tuttavia quella cittadella palatina ha il comando dei massmedia e della terrena giustizia, può orientare il mirino dello sdegno pubblico su chi vuole, e mostrare le pecche altrui per distogliere lo sdegno e lo sguardo dalle sue.
A facilitare la demolizione delle Regioni, delle Province e di ogni altro ente di partecipazione democratica e di governo autonomo del territorio, a facilitare cioè il lavoro dei neocentralisti che, per difendere i "palazzi romani", distruggono ogni altro pur piccolo palazzo d'intorno, ci si mette la corruzione di tanta, troppa gente.
Ma non è che la corruzione non ci sia anche nella "cittadella romana" dal potere, non è che lo stato centrale sia rimasto un incorrotto, anzi! E' di certo il vero centro della corruzione che ci pervade, e tuttavia quella cittadella palatina ha il comando dei massmedia e della terrena giustizia, può orientare il mirino dello sdegno pubblico su chi vuole, e mostrare le pecche altrui per distogliere lo sdegno e lo sguardo dalle sue.
Aiutateci ad aiutare.
16 aprile 2014
Signor Presidente della Repubblica, Signori del Parlamento e del Governo, Signori dell'alta finanza internazionale, e voi, oscuri numi dell'Unione Europea, lo sapete che cosa si prova a ricevere in ufficio mamme e papà disperati, rimasti senza lavoro, senza stipendio, col mondo che gli crolla addosso, con le bollette da pagare, e la spesa da fare, e coi bambini da far crescere e... le tasche vuote? Lo sapete cosa si prova?
Io lo so. Impotenza, si prova, e un magone grande come una casa.
Mettete l'Uomo sopra il denaro, ve lo chiedo in ginocchio! Aiutateci ad aiutare.
Signor Presidente della Repubblica, Signori del Parlamento e del Governo, Signori dell'alta finanza internazionale, e voi, oscuri numi dell'Unione Europea, lo sapete che cosa si prova a ricevere in ufficio mamme e papà disperati, rimasti senza lavoro, senza stipendio, col mondo che gli crolla addosso, con le bollette da pagare, e la spesa da fare, e coi bambini da far crescere e... le tasche vuote? Lo sapete cosa si prova?
Io lo so. Impotenza, si prova, e un magone grande come una casa.
Mettete l'Uomo sopra il denaro, ve lo chiedo in ginocchio! Aiutateci ad aiutare.
CERCO LAVORO!!!
APPELLO URGENTE: CERCO LAVORO!!!
Lo cerco per i miei cittadini che ne hanno bisogno. Anche lavori di poche ore. E' una priorità assoluta!
Chi avesse qualche lavoro da proporre o da segnalare, come badante per anziani, o baby sitter, oppure operaio, o laureato/a in cerca di primo impiego, ma anche impiegato/a, addetto alle pulizie, tagliaerbe, ecc. ecc. mi contatti senza esitare.
So che è difficile offrire un lavoro oggi, ma la crisi si vince anche con il coraggio e la solidarietà...
il diurno
10 agosto 2012 ·
Cesio Maggiore: La costruzione del diurno anziani presso la RSA procede avendo la copertura in uno stato di buon avanzamento. A breve saranno realizzate le pareti per delimitare gli interni e gli spazi previsti anche per le associazioni.
Cesio Maggiore: La costruzione del diurno anziani presso la RSA procede avendo la copertura in uno stato di buon avanzamento. A breve saranno realizzate le pareti per delimitare gli interni e gli spazi previsti anche per le associazioni.
Strada Nalgher
16 luglio 2012 ·
Strada Nalgher (Dorgnan - Pullir) sono iniziati i lavori per la tombinatura di tutte le acque a lato strada che stanno asportando il sedime. Il lavoro viene eseguito con scavo in appalto e con gli operai comunali con l'autocarro per la posa dei tubi, i getti, la posa dei pozzetti, ecc. Nella foto i lavori in corso.
Strada Nalgher (Dorgnan - Pullir) sono iniziati i lavori per la tombinatura di tutte le acque a lato strada che stanno asportando il sedime. Il lavoro viene eseguito con scavo in appalto e con gli operai comunali con l'autocarro per la posa dei tubi, i getti, la posa dei pozzetti, ecc. Nella foto i lavori in corso.
Comune e alpini all'asilo di Pez
Scuola dell'Infanzia di Pez: gli operai comunali hanno eseguito i preparativi (scavi, approvvigionamento materiali, quote, ecc) per preparare il cantiere ai volontari ANA che eseguono il getto della soletta e il rialzo del muro a sud. Nella foto i volontari ANA.
Il cantiere presso la Scuola dell'Infanzia di Pez. Al termine dell'intervento dei volontari ANA gli operai comunali porteranno la terra e risalderanno la ringhiera che attualmente è stata tolta per alzare il muro.
Un serpente che si morde la coda.
L'edilizia
crolla, le aziende arrancano, l'economia, nel suo complesso, involve.
C'è di che essere giustamente inquieti e qualcuno, inquietamente, si
lascia andare a discorsi da barsport: "La colpa - dice - è della
politica", della politica che manca, della politica che non guida, che
non capisce, che non risolve. E delle amministrazioni pubbliche che non
fanno niente per...".
Ora, io dico, quando il grasso colava, appena dieci anni fa, tanto per dire, la colpa era ancora della politica, ma della politica "troppa", invadente, presente e forte tanto da non dar fiato alla società civile.
"Meno stato ci vuole - si diceva allora - meno stato e più impresa!"
Oggi, dallo stesso coro (è proprio lo stesso) comincia ad alzarsi qualche voce solista con un tono diverso. "La colpa - dice il nuovo refrain- è della politica, sì, ma perché è assente, è debole, è indecisa, latita".
"La politica latita", sembra più uno scioglilingua che uno slogan. Lostatolatita, pensate un po'.
Eppure per più di vent'anni se n'è fatto un mito dello "stato leggero", si è proceduto per questo a smobilitare pian piano la Pubblica Amministrazione. "Meno stato" ha voluto dire, alla fine, poste e ferrovie privatizzate, con chiusura di stazioni e di uffici 'minori', con soppressione di corse minori e di consegne...
Meno stato ha voluto dire sfoltimento di scuole e ospedali, meno classi, meno insegnanti, meno posti letto, meno infermieri... meno d tutto, ma aule più piene e file più lunghe e disagi maggiori.
Meno stato ha voluto dire chiusura di servizi di vario genere, e riduzione allo stato vegetativo di musei e gallerie, forse 'minori' ma pur sempre importanti.
A furia di potare la pianta ora la stessa non fa più ombra a nessuno. E le cose vanno solo peggio.
Anche perché se gli enti pubblici, locali e non locali, sono "leggeri", cioè sempre più poveri di risorse economiche, non possono che smettere gradualmente di commissionare opere e beni ai privati, e smettere di consumare, e smettere di dare lavoro. E se, stranamente, così facendo la spesa pubblica ancora non scende (ma sarà poi vero?), l'assenza del Pubblico come acquirente e come committente porta l'impresa e l'economia in genere a soffrire di più.
Ma che sorpresa che ci tocca trovare: "meno stato = meno impresa"! Chi l'avrebbe mai detto?!
Un serpente che si morde la coda.
Ora, io dico, quando il grasso colava, appena dieci anni fa, tanto per dire, la colpa era ancora della politica, ma della politica "troppa", invadente, presente e forte tanto da non dar fiato alla società civile.
"Meno stato ci vuole - si diceva allora - meno stato e più impresa!"
Oggi, dallo stesso coro (è proprio lo stesso) comincia ad alzarsi qualche voce solista con un tono diverso. "La colpa - dice il nuovo refrain- è della politica, sì, ma perché è assente, è debole, è indecisa, latita".
"La politica latita", sembra più uno scioglilingua che uno slogan. Lostatolatita, pensate un po'.
Eppure per più di vent'anni se n'è fatto un mito dello "stato leggero", si è proceduto per questo a smobilitare pian piano la Pubblica Amministrazione. "Meno stato" ha voluto dire, alla fine, poste e ferrovie privatizzate, con chiusura di stazioni e di uffici 'minori', con soppressione di corse minori e di consegne...
Meno stato ha voluto dire sfoltimento di scuole e ospedali, meno classi, meno insegnanti, meno posti letto, meno infermieri... meno d tutto, ma aule più piene e file più lunghe e disagi maggiori.
Meno stato ha voluto dire chiusura di servizi di vario genere, e riduzione allo stato vegetativo di musei e gallerie, forse 'minori' ma pur sempre importanti.
A furia di potare la pianta ora la stessa non fa più ombra a nessuno. E le cose vanno solo peggio.
Anche perché se gli enti pubblici, locali e non locali, sono "leggeri", cioè sempre più poveri di risorse economiche, non possono che smettere gradualmente di commissionare opere e beni ai privati, e smettere di consumare, e smettere di dare lavoro. E se, stranamente, così facendo la spesa pubblica ancora non scende (ma sarà poi vero?), l'assenza del Pubblico come acquirente e come committente porta l'impresa e l'economia in genere a soffrire di più.
Ma che sorpresa che ci tocca trovare: "meno stato = meno impresa"! Chi l'avrebbe mai detto?!
Un serpente che si morde la coda.
domenica 25 gennaio 2015
Lo spaventapasseri autonomista di Cesio
3 agosto 2012
Non
credo che questo simpatico spaventapasseri sia solamente una pasquinata
notturna di qualche "valligiano buontempone", credo piuttosto che sia
un segnale chiaro di disagio che ci da questa terra e che debba essere
letto nella giusta prospettiva. Conoscendo la mia comunità sono propenso
a credere che con questo pupazzo si sia voluto dichiarare, usando la
solita pacatezza della mia gente, come stia stia cambiando nella storia di questo angolo di mondo.
Spero vivamente che lassu, nelle alte sale dei palazzi romani, non si commetta l'errore madornale di classificare questi fenomeni come problemi di ordine pubblico, perche in realtà sono problemi di identità culturale, di buona politica e di autentica democrazia.
Voglio sperare tuttavia che non si vada mai oltre i "gesti' dimostrativi di questo genere.
Spero vivamente che lassu, nelle alte sale dei palazzi romani, non si commetta l'errore madornale di classificare questi fenomeni come problemi di ordine pubblico, perche in realtà sono problemi di identità culturale, di buona politica e di autentica democrazia.
Voglio sperare tuttavia che non si vada mai oltre i "gesti' dimostrativi di questo genere.
il diurno anziani
10 agosto 2012
La costruzione del diurno anziani presso la RSA procede avendo la copertura in uno stato di buon avanzamento. A breve saranno realizzate le pareti per delimitare gli interni e gli spazi previsti anche per le associazioni.
La costruzione del diurno anziani presso la RSA procede avendo la copertura in uno stato di buon avanzamento. A breve saranno realizzate le pareti per delimitare gli interni e gli spazi previsti anche per le associazioni.
sprechi
24 novembre 2012
Il Governo italiano ha istituito uno spazio web speciale http://www.governo.it/ scrivia/redweb_form.htm
per segnalare gli sprechi del denaro pubblico. Ma è anche questo uno
spreco: se i membri del governo guardassero da sè nei rispettivi
ministeri, nei loro stessi cassetti, di sprechi milionari ne
troverebbero a centinaia.
Il Governo italiano ha istituito uno spazio web speciale http://www.governo.it/
Gesù abita anche in Municipio
24
dicembre 2012
Il Presepio della Casa Comunale di Cesiomaggiore. Perchè anche in municipio ci sia il segno dello Spirito e del Cuore.
Il Presepio della Casa Comunale di Cesiomaggiore. Perchè anche in municipio ci sia il segno dello Spirito e del Cuore.
una bambina ribelle
13 febbraio 2013
Non so il nome di questa bambina ribelle, ma se mi legge... la invito a venire a trovarmi in municipio per farle i complimenti e offrirle una cioccolata calda, coi suoi genitori naturalmente.
"Ciao sono una bambina ribelle e ho notato che c'è un torrente inqunato. C'è di tutto: ruote, lastre di ferro, bottiglie di plastica. Se non collaboriamo tutti il torrente, e non solo, sarà una gigantesca discarica. Io dico di ripulirlo, di tirare fuori tutte le porcherie, tutti insieme. Chi è daccordo con me? Scriva il suo nome."
Non so il nome di questa bambina ribelle, ma se mi legge... la invito a venire a trovarmi in municipio per farle i complimenti e offrirle una cioccolata calda, coi suoi genitori naturalmente.
patto di stabilità
1 marzo 2013
La giunta comunale di Cesiomaggiore, con una specifica delibera approvata ieri sera, chiede formalmente al parlamento e al governo di escludere i comuni aventi meno di 5000 abitanti dal famoso e deleterio patto di stabilità.
La giunta comunale di Cesiomaggiore, con una specifica delibera approvata ieri sera, chiede formalmente al parlamento e al governo di escludere i comuni aventi meno di 5000 abitanti dal famoso e deleterio patto di stabilità.
la conferenza dei sindaci sulle schede di dotazione ospedaliera
10 luglio 2013
L'Esecutivo della Conferenza sta esaminando la proposta di adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accrediate e di definizione delle schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie, come contenute nella DGR 68/CR trasmessa all'esame della V^ Commissione consiliare ed alla Conferenza regionale permanente per la programmazione sanitaria e socisanitaria, per l'espressione del parere previsto.
Esprime soddisfazione per il lavoro svolto dalle Direzioni strategiche dell'Ulss e dal Consigliere regionale del feltrino, Dario Bond, che ha visto confermare ed in alcuni servizi e settori ampliare, consistenza, dotazione, ruolo e qualità del presidio ospedaliero di Feltre e di quello di Lamon.
Sta analizzando con la Direzione strategica dell'Ulss la definizione dell'associazionismo medico come presidio della rete territoriale nonché la dotazione delle nuove previsioni di strutture di ricovero intermedie.
Una riunione dell'Esecutivo di prossima convocazione sarà dedicata proprio all'analisi di tali tematiche ed alle prospettive per la nostra Ulss ed è prevista una successiva riunione di Conferenza per condividere valutazioni, giudizi e proposte.
Cordiali saluti
IL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA
Paolo Perenzin
Il Sentiero di Cesare
10 ottobre 2013
Valle di Canzoi... L'inaugurazione del Sentiero di Cesare dedicato al naturalista Cesare Dalfreddo.
Valle di Canzoi... L'inaugurazione del Sentiero di Cesare dedicato al naturalista Cesare Dalfreddo.
un modello per la provincia
15 gennaio 2014 alle ore 11.30
Credo sia ormai improrogabile il superamento dell'attuale situazione di asfissia della Provincia di Belluno; e che sia doverosissimo maturare un nuovo modello di autonomia sovracomunale per quest'area di montagna veneta.
Un modello che parta dalle vere peculiarità del nostro territorio, che è totalmente montuoso, sì, ma che è soprattutto costituito da tante varietà antropologiche, ed è circondato solo, e sottolineo "solo", da comunità forti: uno stato estero, come l'Austria, due province a statuto fortemente autonomo, Trento e Bolzano, una regione autonoma, il Friuli Venezia Giulia, ed una pianura veneta già di per sè prosperosa e ricca di infrastrutture, così come di ottime realtà produttive.
Credo sia ormai improrogabile il superamento dell'attuale situazione di asfissia della Provincia di Belluno; e che sia doverosissimo maturare un nuovo modello di autonomia sovracomunale per quest'area di montagna veneta.
Un modello che parta dalle vere peculiarità del nostro territorio, che è totalmente montuoso, sì, ma che è soprattutto costituito da tante varietà antropologiche, ed è circondato solo, e sottolineo "solo", da comunità forti: uno stato estero, come l'Austria, due province a statuto fortemente autonomo, Trento e Bolzano, una regione autonoma, il Friuli Venezia Giulia, ed una pianura veneta già di per sè prosperosa e ricca di infrastrutture, così come di ottime realtà produttive.
la sanità che scivola...
31 gennaio 2014
Mi preoccupa, e non poco, ciò che potrebbe succedere alla medicina di base del nostro comune. Temo (in realtà ne sono convinto) che la nuova legge finirà con lo sguarnire la pedemontana feltrina, e la montagna vera, della presenza dei medici, con gravi disagi per la popolazione, soprattutto anziana, e per i bambini. Non si può restare a guardare...
Mi preoccupa, e non poco, ciò che potrebbe succedere alla medicina di base del nostro comune. Temo (in realtà ne sono convinto) che la nuova legge finirà con lo sguarnire la pedemontana feltrina, e la montagna vera, della presenza dei medici, con gravi disagi per la popolazione, soprattutto anziana, e per i bambini. Non si può restare a guardare...
pediatri di montagna
31 gennaio 2014 ·
"Chi ama la montagna le lascia i suoi pediatri!"
Dove terrebbe il suo ambulatorio il pediatra, secondo il nuovo modello organizzativo sociosanitario del territorio?
In fondovalle?
O potrà continuare a rimanere vicino ai bambini della pedemontana?
Servono garanzie serie.
fiumi... per uso agricolo
22 febbraio 2014
A proposito di acqua. Il nostro territorio di montagna versa (letteralmente) alla pianura fiumi di acqua per uso agricolo. Siccome laggiù si
son visti irrigare i campi sotto una pioggia battente, non sarà mica il caso che noi quassù pensiamo a come aggiornare le tariffe anche per quei consorzi idrici di pianura, e magari a rivalutarne i consumi reali?
A proposito di acqua. Il nostro territorio di montagna versa (letteralmente) alla pianura fiumi di acqua per uso agricolo. Siccome laggiù si
son visti irrigare i campi sotto una pioggia battente, non sarà mica il caso che noi quassù pensiamo a come aggiornare le tariffe anche per quei consorzi idrici di pianura, e magari a rivalutarne i consumi reali?
bando del gas
22 febbraio 2014
A proposito di tariffe. E' prossimo per noi il bando per l'assegnazione del servizio di distribuzione e di vendita del gas. Non sarà mica il caso che i comuni trovino un modo per contenere le tariffe all'utenza già a partire dal bando?
A proposito di tariffe. E' prossimo per noi il bando per l'assegnazione del servizio di distribuzione e di vendita del gas. Non sarà mica il caso che i comuni trovino un modo per contenere le tariffe all'utenza già a partire dal bando?
i sindaci e l'acqua
27 febbraio 2014
Se qualcuno vuole togliere ai sindaci l'onere di controllare, per conto dei cittadini, la gestione del servizio idrico, è bene che sappia che questa è anche la volontà di chi spera nella privatizzazione del servizio e, di fatto, della stessa risorsa, cioè l'acqua.
Se qualcuno vuole togliere ai sindaci l'onere di controllare, per conto dei cittadini, la gestione del servizio idrico, è bene che sappia che questa è anche la volontà di chi spera nella privatizzazione del servizio e, di fatto, della stessa risorsa, cioè l'acqua.
il tuo sindaco
Forse
il sindaco non potrà fare molto per i vostro problema personale o
familiare, ma è sempre il vostro sindaco, ed è lì per voi. Allora non
esitate a chiamarlo e a parlargli, se ne sentite il bisogno. Insieme si
può cercare una soluzione.
Regione Autonoma Triveneta
11 marzo 2014
«Per far funzionare l'Italia è necessario decentralizzare poteri e funzioni a livello di macroregioni, recuperando l'identità di Stati millenari, come la Repubblica di Venezia o il Regno delle due Sicilie.»
Beppe Grillo.
Ecco, allora è meglio lasciar stare l'idea delle "macroregioni" di Miglio, e concentrarsi piuttosto sulle regioni attuali. Io proporrei allora la Regione Autonoma Triveneta, che sia fondata su Comunità Locali con statuto di modello Trentino, e che comprenda Trentino - Alto Adige, Veneto e Friuli - Venezia Giulia.
Spero che in un futuro non troppo lontano i nostri figli potranno godere di una nuova Decima Regio, il che vorrà dire l'abbattimento dei confini che oggi separano e discriminano le nostre Tre Venezie.
«Per far funzionare l'Italia è necessario decentralizzare poteri e funzioni a livello di macroregioni, recuperando l'identità di Stati millenari, come la Repubblica di Venezia o il Regno delle due Sicilie.»
Beppe Grillo.
Ecco, allora è meglio lasciar stare l'idea delle "macroregioni" di Miglio, e concentrarsi piuttosto sulle regioni attuali. Io proporrei allora la Regione Autonoma Triveneta, che sia fondata su Comunità Locali con statuto di modello Trentino, e che comprenda Trentino - Alto Adige, Veneto e Friuli - Venezia Giulia.
Spero che in un futuro non troppo lontano i nostri figli potranno godere di una nuova Decima Regio, il che vorrà dire l'abbattimento dei confini che oggi separano e discriminano le nostre Tre Venezie.
Quote in multicolor
Ho
consultato l'oracolo di Delfi: nel 2050 ci saranno le quote rosa per le
donne, verdi per i giovani, argento per gli anziani, le quote
cangianti per i trans e a scacchi per le diverse etnie, quelle gialle
per chi viene dalla Cina, oro per chi dimostra di avere un reddito annuo
superiore ai 60.000 euro.
Poi ci sarà lo sbarramento elettorale al 30% per permettere una maggiore governabilità.
Ci sarà un solo collegio elettorale per Regione, che potrà eleggere da uno a tre deputati.
Le Province saranno abolite e i Comuni non potranno avere meno di 40.000 abitanti.
Poi ci sarà lo sbarramento elettorale al 30% per permettere una maggiore governabilità.
Ci sarà un solo collegio elettorale per Regione, che potrà eleggere da uno a tre deputati.
Le Province saranno abolite e i Comuni non potranno avere meno di 40.000 abitanti.
Fondo ODI...
13 marzo 2014
Fondo ODI...
Va detto che il fondo ODI per i Comuni di Confine è stato 'sbloccato' da Bolzano a fronte di ulteriori vantaggi per quella Provincia. Va detto che i soldi NON SONO 'di Trento e di Bolzano', ma 'dello Stato'. Va detto che quei soldi sono DOVUTI per legge ai Comuni di Confine, e non sono una generosa elargizione. Va ancora detto che una strana legge concede "di fatto" a Trento e a Bolzano la singolare facoltà di aprire e chiudere a loro piacimento il magico rubinetto attraverso cui scorre (o 'dovrebbe' scorrere) il denaro del Fondo da Roma fino ai 48 comuni di confine, veneti e lombardi.
Fondo ODI...
Va detto che il fondo ODI per i Comuni di Confine è stato 'sbloccato' da Bolzano a fronte di ulteriori vantaggi per quella Provincia. Va detto che i soldi NON SONO 'di Trento e di Bolzano', ma 'dello Stato'. Va detto che quei soldi sono DOVUTI per legge ai Comuni di Confine, e non sono una generosa elargizione. Va ancora detto che una strana legge concede "di fatto" a Trento e a Bolzano la singolare facoltà di aprire e chiudere a loro piacimento il magico rubinetto attraverso cui scorre (o 'dovrebbe' scorrere) il denaro del Fondo da Roma fino ai 48 comuni di confine, veneti e lombardi.
L'area vasta e la temperatura
Il Giudice di Pace di Feltre.
21 marzo 2014 ·
Chiude l'Ufficio del Giudice di Pace di Feltre.
Me ne rammarico molto: è un altro segno di decadenza del nostro territorio, è un altro passo verso l'abbandono dello stato.
E' un risparmio? Io la vedo soprattutto come una pecca di questa "Seconda Repubblica", che sembra essere sempre più asservita ai potentati economici internazionali che non presa dal servire i suoi cittadini.
Chiude l'Ufficio del Giudice di Pace di Feltre.
Me ne rammarico molto: è un altro segno di decadenza del nostro territorio, è un altro passo verso l'abbandono dello stato.
E' un risparmio? Io la vedo soprattutto come una pecca di questa "Seconda Repubblica", che sembra essere sempre più asservita ai potentati economici internazionali che non presa dal servire i suoi cittadini.
più tagli più cresce?
Da metà anni Novanta qui da noi si taglia la spesa pubblica: scuola, sanità, sociale, sicurezza... eppure sembra che la spesa pubblica sia cresciuta, ma è davvero così? Non saranno cresciuti invece gli stipendi degli alti dirigenti pubblici? Dagli anni Novanta si taglia su tutto e siamo arrivati qui: siamo sicuri che sia la strada giusta?
popolo veneto bue
Il
Veneto è stato visto e trattato sempre come una terra di bovini
imbecilli (oh, popolo bue). "Quei veneti polentoni, un tantino deficenti, di
cui possiamo ridere, dai quali possiamo prelevare il denaro a piene
mani, ai quali 'dobbiamo' indirizzare, a prescindere, l'accusa di
razzismo, a cui possiamo cercar di spedire le immodizie della nostra
bella solare affascinante accogliente città di Napoli...
(ostinati 'sti veneti che non le vogliono, razzisti!!!).
E tuttavia è vero, si potrebbe fare una pur imprecisa proporzione: "il Veneto sta all'Italia come la Provincia di Belluno sta al Veneto". Perchè c'è proprio una certa analogia tra la considerazione che gli italiani hanno del Veneto e quella che hanno i veneti di noi di montagna.
Hic sunt leones!
E tuttavia è vero, si potrebbe fare una pur imprecisa proporzione: "il Veneto sta all'Italia come la Provincia di Belluno sta al Veneto". Perchè c'è proprio una certa analogia tra la considerazione che gli italiani hanno del Veneto e quella che hanno i veneti di noi di montagna.
Hic sunt leones!
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