martedì 6 gennaio 2015

GSP: Io sono sempre stato per la massima trasparenza

20 febbraio 2014 alle ore 17.52


Care cittadine e cari cittadini,
in questi giorni una brutta campagna di disinformazione sta facendo passare me, e molti altri sindaci con me, come colpevoli di una mancata trasparenza sulla gestione della società per azioni GSP, l'azienda che gestisce il servizio idrico in provincia.
Passo come un sindaco che vorrebbe impedire la trasparenza, ma è davvero così?
Ovviamente no! Io non sono affatto contro la trasparenza nella gestione di GSP, così come grezzamente (e credo anche in malafede) stanno sostenendo gli anonimi redattori di un certo sito che ha pubblicato la sua lista di proscrizione. 
Perchè avrei meritato quest'accusa, che ritengo infamante? Perchè sarei stato messo alla berlina? Che ho fatto?
Semplicemente ho votato "no" alla proposta avanzata da Feltre di istituire in GSP un "organo di trasparenza".

Eppure io, sindaco di Cesiomaggiore, ho prospettato per ben due volte, in due diverse sedute, all'assemblea di GSP una forma organizzativa atta a garantire, in modo snello ed efficace, la trasparenza che noi tutti vogliamo.
Ma (ahimè) la forma organizzativa da me immaginata e proposta è diversa da quella del Comune di Feltre, e quella di Feltre io non l'ho condivisa, pur ritenendola buona nello spirito.
L'aver respinto la proposta di Feltre per sostenerne un'altra, che ritengo maggiormente efficace, mi ha valso, a quanto pare, la nomea di "sindaco antitrasparenza" e mi ha esposto, e mi esporrà chissà ancora per quanto, alla gogna mediatica.

Ora, siccome io sono davvero per la trasparenza, e siccome penso che ai cittadini abbiano il diritto di giudicare in base ai fatti, vorrei entrare nel merito della scelta che ho fatto e delle mie motivazioni. Vorrei, se possibile,  mostrare a tutti ciò che è davvero accaduto. Per questo userò i verbali.

La proposta avanzata da Feltre prevedeva l'istituzione di un nuovo ulteriore organo in GSP, detto "organo di trasparenza". Come sarebbe stato questo organo proposto da Feltre?

Eccone la composizione così come prospettata nel documento del Comune di Feltre che è stato sottoposto al voto dell'assemblea:
«Il comitato di trasparenza è formato da 4 membri, espressione degli utenti, e individuati:
a) 1, d'intesa tra loro, dalle organizzazioni sindacali;
b) 1, d'intesa tra loro, dalle associazioni di categoria
c) 1, d'intesa tra loro, dalle associazioni di consumatori
d) 1, d'intesa tra loro, dai comitati di cittadinanza impegnati nella tutela del bene comune acqua  e nella gestione pubblica e partecipata del Servizio idrico.»

Io ho ritenuto che fosse inopportuno costituire un nuovo "organo per la trasparenza" in GSP, dato il fatto che in tale società esiste già un organo, chiamato "comitato di coordinamento", che, anche per mia richiesta, assolve almeno in parte alla funzione di garante della trasparenza.

Nel deliberato dell'assemblea 19 luglio 2013 è stabilito, infatti, che...
«Il "comitato di coordinamento" si riunisce almeno ogni due mesi; il verbale della seduta viene reso pubblico a tutti i soci. Il "comitato di coordinamento" può invitare alle sedute, in audizione, i rappresentanti delle organizzazioni degli utenti e delle forze sociali.
Nel regolamento di funzionamento del "comitato di coordinamento", di cui all'articolo 23 comma 5 dello statuto sociale, deve essere prevista la possibilità da parte dei Comuni soci che rappresentino almeno il 10% del capitale sociale, o da parte del presidente del consiglio di amministrazione o amministratore delegato o amministratore unico, o da parte qualificata delle organizzazioni degli utenti di chiedere la convocazione straordinaria del "comitato di coordinamento".»

Come si può facilmente capire, i "rappresentanti delle organizzazioni degli utenti e delle forze sociali" (cioè i portatori di interesse, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categorie e dei consumatori, e i comitati dei cittadini) possono già chiedere a tale comitato di essere invitati in audizione alle sedute dello stesso, per essere edotti e resi partecipi sull'operato della società. E possono anche chiedere la convocazione straordinaria del "comitato di coordinamento".
Tale comitato, che per statuto "si riunisce almeno ogni due mesi", ha a sua disposizione tutti i mezzi e tutti gli strumenti possibili per garantire alla popolazione civile la più ampia trasparenza aziendale.Solo per completezza (e trasparenza) riporto i nomi dei sindaci che compongono l'attuale "comitato di coordinamento", deputato per statuto alla funzione sopracitata. Detti sindaci sono Giorgio Cavallet, Mario De Bon, Fabio Ferdinando Luchetta, Gianluca Masolo, Jacopo Massaro e Roberto Molin Pradel.

Alla presentazione della proposta di Feltre di istituire un nuovo organo di trasparenza io ho naturalmente richiamato la funzione già in essere che ha il comitato di coordinamento, e ho proposto che fosse affidato ad esso il compito di essere "organo della trasparenza". Ciò per semplificare e per rendere più naturale ed efficace il meccanismo della comunicazione.
È ovvio che io, avendo una visione diversa della cosa, rispetto a Feltre, e una diversa soluzione da proporre per garantire la medesima trasparenza, sia stato portato, coerentemente, a respingere quella posta al voto. E tanto, in piena coerenza, ho fatto.

Sempre per trasparenza verso i miei cittadini, e per far capire meglio la situazione e le mie intenzioni, trascrivo le parole che ho detto, così come sono state sintetizzate nel verbale di assemblea GSP del 18 ottobre 2013:

«Il Comune di Cesiomaggiore ritiene più opportuno che le funzioni dell'organo proposto dal Comune di Feltre vengano integrate dal Comitato di Coordinamento già attivo che potrebbe farsi carico di portare le informazioni rilevanti alla società civile: non ritiene, infatti, possibile, che altri sindaci siano così informati sull'attività aziendale come quelli appartenenti al suddetto comitato

Molti dei sindaci che hanno votato "no" alla proposta feltrina, l'hanno fatto con l'aspettativa di poter votare entro breve una diversa soluzione, una proposta che si spera più efficace e condivisibile. Purtoppo, prima che ciò accadesse, sono finiti come me sulla gogna a causa di una pessima informazione.

Pazienza! Nella prima assemblea utile, così com'era in programma, nonostante il clima forcaiolo e inquisitorio che si è creato, faremo il nostro dovere e porteremo all'assemblea una nuova ipotesi di "organo di trasparenza", che io spero sarà condivisa e approvata, così da garantire definitivamente l'auspicata trasparenza. Poi si vedrà.

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