11 febbraio 2013 alle ore 19.07
A Cesiomaggiore hanno votato in tutto 1648 elettori sui 4666 aventi diritto, e sui 3386 residenti effettivi.
Ciò vuol dire che ha votato il 35,31% degli aventi diritto e il 48, 67% dei residenti effettivi.
Il quorum dunque non è stato raggiunto, nè lo sarebbe stato considerando i soli residenti effettivi.
La richiesta di distacco dal Veneto e di aggregazione al Trentino del comune di Cesio non può quindi procedere.
Servirà
del tempo per analizzare e per capire il senso di questo "non voto"
scelto dal 51,33% degli elettori cesiolini effettivamente residenti.
Certo
è fin d'ora che in futuro sarà più difficile per noi amministratori
rappresentare alla politica romana e veneziana il disagio della
popolazione cesiolina, il malcontento per le crescente difficoltà
economiche e per le continue disparità di trattamento che sono riservate
ai cugini del Trentino-Alto Adige.
Noi amministratori
pubblici confidavamo che lo strumento del voto sarebbe stato usato a
piene mani. Così non è stato. Confidavamo che da un voto affermativo
sarebbe emersa con chiarezza la voce del malcontento popolare e una
inequivocabile volontà di cambiamento. Così non è stato.
Ora
vedremo se questo non-voto sarà interpretato dal mondo politico come
segno di indifferenza verso la sorte della propria comunità, o come
fiducia incondizionata nel sistema, o come soddisfazioine per lo stato
delle cose. Vedremo.
Intanto faremo del nostro meglio, e nonostante tutto, per servire come possiamo i nostri cittadini.
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