13 agosto 2014
Lascerei
stare le categorie della "destra" e della "sinistra" che, a quanto
pare, oggi non sono più in grado di sostenere un ruolo semantico
adeguato. Guarderei piuttosto agli intenti dichiarati e soprattutto alle
azioni tenute o, meglio, agli atti compiuti. E allora, può il nostro
Governo continuare la scellerata politica di "Mare Nostrum" nascondendo
le nefandezze dietro il mignolo di un'Europa distratta
ed egoista? Può il governo continare a foraggiare i clandestini e nel
contempo a tagliare i fondi per la sanità, per il sociale, per la
scuola, per gli enti locali, per i trasporti e le infrastrutture, e
soprattutto a tagliare le risorse al nord per continuare a versare
bellamente fiumi di denaro nelle casse delle Regioni più dissennate, dei
comuni e dei territori più malgovernati e corrotti? A chi va bene una
politica neocentralista e antidemocratica che sta svilendo sempre più il
voto degli elettori (facendosene beffe) che sta togliendo competenze e
risorse ai territori (ma non a tutti)? E che preserva e arricchisce cal
contrario il gran palazzo romano, che della corruzione è padre e madre
insieme.
Io credo che si debba punire col voto avverso chi ha fritto
e rifritto l'aria. Possibile che il nostro Paese sia l'unico che ha
espresso col voto delle europee addirittura un plauso a chi ci fa stare
supini nei confronti dei poteri forti dell'europa monetaria?
La
prima cosa da fare è riavviare la coscienza democratica che s'è perduta e
che va rifondata quasi da zero. Fuori (e sottolineo "fuori") dalla
sterile retorica democraticistica di chi, dal dopoguerra ad oggi, ci sta
menando per il naso stando lassù, ai livelli più alti dello stato.
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